AREA SISTEMI DI GESTIONE AZIENDALE | La Giornata Europea della protezione dei dati personali e le iniziative di People T&C

Oggi, 28 gennaio, nella giornata dedicata alla protezione del dati personali presentiamo il TAVOLO TECNICO PERMANENTE SULLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

Oggi, 28 gennaio, è la Giornata europea della protezione dei dati personali promossa dal Consiglio d’Europa con il sostegno della Commissione europea e di tutte le autorità europee per la protezione dei dati personali.

E’ un appuntamento annuale, introdotto dal 2007, per sensibilizzare sull’ importante tema della privacy e della tutela dei dati personali.

In occasione di questa giornata sono molte le iniziative che vengono programmate a livello europeo ed internazionale.

Anche noi abbiamo voluto contribuire con un’iniziativa promossa da People T&C, la nostra controllata che sta indirizzando molte delle sue attività in questo ambito.

La privacy e la protezione dei dati coniugano, infatti, l’innata attenzione della nostra società per i modelli organizzativi e la centralità dei diritti delle persone che sono alla base del modello cooperativo.

Presentiamo oggi il TAVOLO TECNICO PERMAMENTE SULLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI coordinato da People T&C e a cui partecipano le cooperative con cui stiamo costruendo dei modelli organizzativi integrati.

L’obiettivo del tavolo è condividere un percorso di sensibilizzazione e nuova consapevolezza all’interno delle nostre organizzazioni perché la privacy non sia più percepita come il documento ma come un processo, trasversale, che va organizzato.

…E soprattutto per contribuire a migliorare e valorizzare le competenze delle persone che all’interno delle nostre cooperative stanno dedicando tempo ed energie a queste attività.

Proprio per questo, le prime riunioni del nostro tavolo saranno arricchite dalla presenza di ospiti che ci accompagneranno in questo percorso.

Inizieremo il 10 febbraio con il DPO del Consorzio Parsifal, Marco Donfrancesco, con cui, a partire dall’analisi di alcuni concetti chiave, ci confronteremo sullo stato di attuazione dei nostri sistemi di gestione, sulle criticità e sulle prospettive di miglioramento.

Il secondo appuntamento fissato il 24 febbraio sarà animato da uno dei maggiori esperti a livello nazionale dei sistemi privacy in ambito sanitario, l’avvocato Gennaro Maria Amoruso, già DPO della Asl di Viterbo, con cui affronteremo il tema del rapporto tra titolare e responsabile del trattamento dei dati negli appalti di pubblici servizi di natura sanitaria.

Il terzo appuntamento sarà invece dedicata alla sicurezza delle informazioni e alle recenti linee guida Agid sulla sicurezza delle pubbliche amministrazioni e sarà condotto dall’Ing. Gianluca Lombardi, Maestro della Privacy, D.P.O. e Valutatore Privacy ex UNI 11697, Privacy Officer TUV, Docente privacy, Lead Auditor ISO 27001-9001-1400 e già DPO in varie strutture sociali e sanitarie.

La presentazione di questa iniziativa è contenuta nella prima newsletter dell’anno di People T&C che uscirà oggi.

Abbiamo poi chiesto alle cooperative che collaborano con noi in questo progetto di data protection di condividere il recentissimo video predisposto dal Garante Italiano per la protezione dei dati personali per raccontare cos’è la privacy.

I tuoi dati sono un tesoro! E’ questo il nuovo video istituzionale dell’Autorità che inaugura un nuovo corso nella sua comunicazione.

Il claim racchiude in sé l’obiettivo che si pone questo video: rendere consapevoli le persone di un tesoro da proteggere. Insieme.

Buona visione

La foto è tratta dalla mostra A scena aperta, esposizione fotografica sul teatro sociale organizzata dal Consorzio Parsifal e dalla cooperativa Altri Colori.

AREA SISTEMI DI GESTIONE AZIENDALE | Le ultime novità da parte del Garante della Privacy

Una rassegna breve delle iniziative di fine anno del Garante per la protezione dei dati personali.

Ricostruiamo, in pillole, le ultime iniziative di fine anno del Garante per la protezione dei dati personali.

L’ultima, in ordine di tempo, datata 24 dicembre, è il nuovo strumento per la notifica dei data breach da parte dei titolari del trattamento dei dati personali. Il Garante ha lanciato un nuovo servizio online che permette ai titolari di adempiere più facilmente ai propri obblighi in materia di data breach, cioè di comunicazione della violazione dei dati di persone fisiche. Tramite uno strumento di self-assessment, l’utente può valutare l’entità del data breach e la necessità o meno di effettuare la notifica al Garante e/o all’interessato. Lo strumento inoltre fornisce un modello di notifica da utilizzare per comunicare la violazione di dati personali all’Autorità.

Risale invece al 10 di dicembre la pubblicazione delle nuove Faq sulla videosorveglianza, in cui viene rimarcata che l’attività di videosorveglianza va effettuata nel rispetto del principio di minimizzazione riguardo alla scelta delle modalità di ripresa e dislocazione e alla gestione delle varie fasi del trattamento. I dati trattati devono comunque essere pertinenti e non eccedenti rispetto alle finalità perseguite.

Il Garante poi, nello stesso giorno ha avviato una consultazione pubblica sui cookie, un tema particolarmente attenzionato negli ultimi tempi anche in relazione alle pesanti sanzioni inflitte ad alcuni grandi player del web per i propri siti. Cosa sono i cookie? I cookie (“biscotto” in inglese) sono dei piccoli file di testo necessari affinché il server del sito web che li ha installati possa ottenere informazioni sulla specifica attività che l’utente compie su quelle pagine web. Che si è collegato a quel sito e che cosa vi ha fatto. Le linee guida proposte, aperte a osservazioni e proposte da parte degli stakeholder, affrontano alcuni temi “nuovi” come i sistemi di tracciamento “passivi” (come il fingerprinting), lo “scrolling”, la reiterazione delle richieste di consenso agli utenti e i cookie di terze parti. Restiamo in attesa della definitiva pubblicazione della linea guida per poter provvedere all’aggiornamento dei nostri siti internet.

La foto è tratta dalla mostra A scena aperta, esposizione fotografica sul teatro sociale organizzata dal Consorzio Parsifal e dalla cooperativa Altri Colori.

AREA SISTEMI DI GESTIONE AZIENDALE | Rating di legalità. In vigore il nuovo Regolamento dell’AGCM

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato modifica il Regolamento attuativo in materia di rating di legalità.

Il rating di legalità è un indicatore sintetico del rispetto di elevati standard di legalità da parte delle imprese che ottengono questo riconoscimento dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Molte delle nostre cooperative socie hanno beneficiato dell’attribuzione di un rating di legalità commisurato in “stellette” (da una a tre stellette). Ma a cosa serve? All’attribuzione del rating, del tutto volontaria, l’ordinamento ricollega vantaggi in sede di concessione di finanziamenti pubblici e agevolazioni per l’accesso al credito bancario. Le pubbliche amministrazioni, in sede di predisposizione dei provvedimenti di concessione di finanziamenti alle imprese, tengono conto del rating di legalità ad esse attribuito, prevedendo almeno uno dei seguenti sistemi di premialità per le imprese in possesso del rating: a) preferenza in graduatoria; b) attribuzione di punteggio aggiuntivo; c) riserva di quota delle risorse finanziarie allocate. Siamo stati testimoni dell’applicazione di questi criteri, per esempio, in un recente bando della Camera di Commercio di Frosinone. Anche le banche tengono conto della presenza del rating di legalità attribuito alla impresa nel processo di istruttoria ai fini di una riduzione dei tempi e dei costi per la concessione di finanziamenti. Lo scorso 20 ottobre 2020 è entrato in vigore il nuovo Regolamento attuativo in materia di rating di legalità. Le modifiche principali riguardano:
l’ inclusione, tra i soggetti rilevanti, degli amministratori della società controllante o della società o dell’ente che esercita attività di direzione e coordinamento sulla società che richiede l’istituto;  l’inserimento dei reati di usura, trasferimento fraudolento di valori e bancarotta fraudolenta fra quelli previsti dal Regolamento come ostativi al rilascio del rating; la semplificazione e chiarificazione del procedimento. 

L’impresa che intende ottenere il rilascio del rating di legalità deve presentare all’Autorità un’apposita domanda sottoscritta dal legale rappresentante, attraverso la piattaforma telematica WebRating. Per ottenere il rating di legalità è necessario che l’impresa (in forma individuale o collettiva) o l’ente che svolge attività d’impresa:

abbia sede operativa nel territorio nazionale;

abbia realizzato un fatturato di almeno 2 milioni di euro, rilevabile dall’ultimo bilancio depositato chiuso nell’anno che precede la richiesta di rilascio del rating;

risulti iscritta, alla data della richiesta di rating, da almeno due anni nel registro delle imprese o nel Repertorio delle notizie economiche e amministrative (R.E.A.).

[Fonte: https://www.agcm.it/media/comunicati-stampa/2020/10/In-vigore-il-nuovo-Regolamento-attuativo-in-materia-di-rating-di-legalit%C3%A0

La foto è tratta dalla mostra A scena aperta, esposizione fotografica sul teatro sociale organizzata dal Consorzio Parsifal e dalla cooperativa Altri Colori.

AREA SISTEMI DI GESTIONE AZIENDALE | I nuovi rapporti tra il Collegio Sindacale e l’organismo di vigilanza 231

La proposta nel documento sulle norme di comportamento del Collegio Sindacale di società non quotate elaborato dal Consiglio Nazionale dei dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.

Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha posto in consultazione, lo scorso 20 ottobre, il documento “Norme di comportamento del Collegio sindacale – Principi di comportamento del Collegio sindacale di società non quotate”. Ve ne anticipiamo i contenuti, in attesa della definitiva approvazione, per la parte relativa alla norma 5.5. del documento in parola che è dedicata ai rapporti intercorrenti tra il Collegio Sindacale e l’Organismo di Vigilanza 231.

Rispetto alla versione precedente, si segnalano le seguenti proposte di modifica inerenti ai “criteri applicativi”, in particolare, viene specificato che:

•          il Collegio sindacale deve verificare che sia deliberato lo stanziamento di specifiche risorse finanziarie (budget) cui l’organismo possa attingere senza vincoli per un corretto ed efficace svolgimento dei propri compiti;

•          l’OdV deve assicurare la regolarità della propria attività sulla base di una sufficiente pianificazione e di una continua correlazione informativa con la struttura e gli organi della società;

•          è necessario che il modello organizzativo preveda in capo all’organismo di vigilanza «obblighi di informazione periodica nei confronti del Collegio sindacale in merito all’attività svolta, specie con riferimento all’attività di vigilanza circa l’adeguatezza del Modello, la sua efficace attuazione ed il suo aggiornamento, in particolare con riferimento all’inserimento dei nuovi reati presupposto presi in considerazione ed all’illustrazione delle procedure volte a presidiare le relative aree di rischio. Alla luce di quanto sopra, nel caso in cui la società non abbia adottato il modello organizzativo, è necessario che il Collegio sindacale solleciti gli Amministratori ad un’adeguata riflessione in merito e, in assenza di valide ragioni, stimoli le necessarie attivazioni. Qualora l’organo amministrativo non abbia adottato il modello organizzativo nonostante le sollecitazioni dell’organo di controllo e senza adeguate motivazioni, il Collegio sindacale ne fa menzione nella relazione ex art. 2429 c.c. ai fini di far emergere le eventuali responsabilità e circoscriverne l’ambito»;

– è stato integralmente riformulato il commento alla norma 5.5 che, nella versione oggi proposta, prevede che «Nelle società che abbiano adottato un modello organizzativo per la prevenzione dei reati ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001, l’organismo di vigilanza a tal fine istituito costituisce un importante interlocutore per il Collegio sindacale; ciò in quanto il modello organizzativo, soggetto alle attività di verifica di detto organismo di vigilanza, è parte del sistema di controllo interno di cui il Collegio sindacale valuta l’adeguatezza e il funzionamento. Occorre inoltre considerare che, attesi l’aumento delle ipotesi di reato (anche di natura colposa) incluse tra i reati presupposti e la rilevanza delle sanzioni (pecuniarie e interdittive) previste per le singole violazioni, l’eventuale commissione di reati presupposto, con conseguente applicazione delle relative sanzioni, può avere effetti significativi sugli equilibri economico finanziari della società e sulla stessa continuità aziendale. Pertanto, anche in relazione ai precisi obblighi introdotti dal nuovo art. 2086 c.c., la valutazione dell’adeguatezza di tali assetti non può prescindere da una verifica delle misure organizzative volte a monitorare il rischio di commissione di eventuali reati presupposto e a ridurre tale rischio entro margini accettabili. La necessità che il Collegio sindacale verifichi la corretta adozione del modello organizzativo e l’effettiva operatività dell’organismo di vigilanza (valutazione della relazione – semestrale o annuale – presentata dall’Organismo di Vigilanza circa l’attività svolta e il Piano di attività -programma- per l’esercizio successivo e controllo degli eventuali scostamenti), nonché l’autonomia e l’indipendenza del medesimo necessarie per svolgere in modo efficace la funzione assegnatagli, è determinata, fra l’altro, dalla severità del sistema sanzionatorio previsto dal D.Lgs. n. 231/2001 che, con diverse misure, potrebbe finanche compromettere le prospettive di continuità aziendale. Quando la revisione legale dei conti non è affidata al Collegio sindacale si dovrà intensificare lo scambio informativo con il soggetto incaricato della predetta funzione come previsto dall’art. 2409 – septies c.c. anche nella prospettiva di applicazione del Modello Organizzativi ex D. Lgs. 231/2001. Va rilevato che, ove applicabile, la verifica di tali aspetti si baserà sulle indicazioni presenti nei codici di comportamento redatti dalle associazioni rappresentative degli enti e ritenuti idonei a prevenire i reati dal Ministero della Giustizia come richiamati dall’art. 6, co. 3, D.Lgs. 231/2001. 87 Nel caso in cui uno o più componenti dell’organismo di vigilanza siano stati scelti fra i sindaci della società tale flusso informativo acquisisce, evidentemente, migliore diffusione e maggiore tempestività. Si rammenta al riguardo che la stessa funzione di organismo di vigilanza può essere attribuita al Collegio sindacale (ex art. 6, co. 4-bis, D.Lgs. n. 231/2001). Il legislatore ritiene, dunque, che la coincidenza delle due funzioni in un unico organo non comporti la loro sovrapposizione, né comprometta l’indipendenza dell’organismo di vigilanza. Le due funzioni rimangono tuttavia distinte, pur se coordinate fra loro, e delle attività svolte nell’espletamento delle stesse dovrà essere fornita separata evidenza documentale, dovendo pertanto darsi contezza dell’attività svolta ex D.lgs. n. 231/2001 in verbali e in carte di lavoro distinti rispetto al libro delle adunanze e delle deliberazioni del Collegio sindacale e ai relativi documenti di supporto; in particolare nelle carte di lavoro si dovranno evidenziare le informazioni (relative al Modello Organizzativo e Gestionale adottato dalla società e al suo funzionamento) ricevute dall’OdV e le richieste di informazioni fatte allo stesso OdV e le risposte ricevute da questo organismo, anche se negative».

Restiamo quindi in attesa dell’approvazione definitiva del documento.

Fonte: www.commercialisti.it

La foto è tratta dalla mostra A scena aperta, esposizione fotografica sul teatro sociale organizzata dal Consorzio Parsifal e dalla cooperativa Altri Colori.

PROGETTI | People T&C ospita nei propri locali la cooperativa ELP

Una nuova partnership della società che porta a condividere spazi ed ambienti di lavoro.

Si chiama Earth Link Project Soc. Coop. a.r.l., in sigla ELP Coop, la cooperativa con cui a partire da questo mese di ottobre People T&C condividerà spazi ed ambienti di lavoro nei locali di viale Mazzini.

La sede di People T&C è da anni ospitata nei vecchi uffici del Consorzio Parsifal al civico 25 di Viale Mazzini a Frosinone. Si tratta di una sede già condivisa da tempo con altre società: da “IO Studio Italiano”, la partecipata di People, per i corsi di italiano per cinesi al “Consorzio Tecla”.

Ora nasce la collaborazione con questa importante cooperativa del territorio, EARTH LINK PROJECT, che opera prevalentemente nel territorio della Regione Lazio nel campo dello sviluppo locale in particolare in ambito rurale e che concentrerà nella nuova sede il proprio team di progettazione attivo sui temi della multifunzionalità della pratica agricola, della pianificazione territoriale, della sostenibilità economica, sociale ed ambientale, sull’innovazione e creatività.

E chi sa che l’idea di una People che interseca più mondi non stia pian piano prendendo sempre più forma…

La foto è tratta dalla mostra A scena aperta, esposizione fotografica sul teatro sociale organizzata dal Consorzio Parsifal e dalla cooperativa Altri Colori.

PROGETTI | People T&C finanziata dal bando RESTART della Camera di Commercio di Frosinone

Un contributo a sostengo delle spese di sicurezza legate all’emergenza sanitaria.

Ne avevamo parlato nella nostra newsletter di maggio scorso in cui abbiamo presentato l’avviso Restart Impresa promosso dalla Commercio di Frosinone, attraverso la sua Azienda Speciale Aspiin, a sostegno delle micro, piccole e medie imprese della provincia e diretto ad ampliare la loro capacità di risposta all’emergenza sanitaria.

People T&C ha presentato la domanda di contributo risultando tra le aziende beneficiare di un rimborso spese per 480 euro finalizzato all’acquisto di dispositivi di protezione individuale ed interventi di sanificazione degli ambienti. Un piccolo sostegno che rappresenta, tuttavia per People T&C, la prima misura di sostegno pubblico alle proprie attività.

La foto è tratta dalla mostra A scena aperta, esposizione fotografica sul teatro sociale organizzata dal Consorzio Parsifal e dalla cooperativa Altri Colori.

PROGETTI | People T&C partecipa al progetto “TRADIZIONI ALLA RI-SCO.S.S.A”

Da una partnership con l’Associazione Aquilone e la cooperativa Altri Colori.

Pochi giorni fa è stata pubblicata sul portale della Regione Lazio la graduatoria dei progetti partecipanti all’Avviso Pubblico “COMUNITA’ SOLIDALI 2019” (seconda edizione), proposto dall’assessorato “POLITICHE SOCIALI, WELFARE E ENTI LOCALI”.

L’annuncio vede premiare due realtà affermate che ruotano intorno al nostro sistema, rispettivamente la storica Associazione Aquilone e la nostra socia Altri Colori, le quasi hanno presentato un progetto per la valorizzazione della persona anziana nella salvaguardia delle radici culturali dei territori colpiti dagli eventi sismici del Lazio.

Il progetto innovativo e inclusivo, dal titolo “TRADIZIONI ALLA RI-SCO.S.S.A (RI-SCOprendo Storie e Sapori Antichi)”, si fonda su un’idea di una “città comunità”, che è partecipativa, integrata, sostenibile e particolarmente sensibile alle questioni della vulnerabilità, in particolare di quelle delle persone anziane.

A People T&C, è stato assegnato il ruolo fondamentale di svolgere l’attività di formazione alle diverse risorse umane coinvolte sul tema delle Soft & Hard skills e in particolare approfondendo i contenuti del team building, dell’approccio sociale e lavoro socio-educativo.

Questa la nuova sfida che siamo pronti ad affrontare!

La foto è tratta dalla mostra A scena aperta, esposizione fotografica sul teatro sociale organizzata dal Consorzio Parsifal e dalla cooperativa Altri Colori.

PROGETTI | Un corso sull’errore organizzativo

Una nuova partnership con Parsifal per una nuova iniziativa formativa.

Si tratta di una proposta di formazione innovativa quella progettata da People e dal Consorzio Parsifal, con il supporto tecnico dell’associazione Solcialhub di Palermo.

Il focus è l’errore organizzativo.

Nelle organizzazioni gli errori sono sempre presenti: alcuni sono occasionali, altri ricorrenti. In tutti i casi accade che da un lato si cerchi il responsabile e, dall’altro, si salvi la struttura organizzativa, vale a dire la linea gerarchica. Lavorare sugli errori, invece, ha un duplice vantaggio: in primo luogo i successi non si ripetono mentre gli errori ricorrono spesso. In secondo luogo, l’errore è una fonte ricchissima di informazioni e di apprendimento. La cosa che va appresa è come interrogare gli errori e come farne una fonte di informazioni.

Per raggiungere questi obiettivi, è stato ideato un percorso articolato in un mix di formazione, analisi del clima organizzativo e valutazione d’impatto ex post.

Infatti il progetto, che coinvolgerà i dipendenti del Consorzio Parsifal e quelli della cooperativa Altri Colori, prende le mosse da un piano di interviste esteso a tutti i partecipanti per ricostruire la condizione di partenza rispetto agli errori commessi e alla trattazione dell’errore nel consorzio e nella cooperativa. Seguirà un percorso d’aula virtuale in 4 appuntamenti, per complessive 18 ore tra ottobre e novembre prossimi, in cui si affronteranno le principali teorie sull’errore organizzativo e si progetterà un sistema di apprendimento degli errori che porterà alla costruzione partecipata di un vademecum per la loro gestione. A distanza di 5 mesi dal corso si effettuerà un follow up, tramite 2 focus, allo scopo di valutare il grado di gestione dell’errore all’interno delle due organizzazioni.

Una sfida interessante quanto complessa su cui torneremo ad aggiornavi e che interseca le attività di People sull’organizzazione aziendale in particolare dell’impresa cooperativa.

La foto è tratta dalla mostra A scena aperta, esposizione fotografica sul teatro sociale organizzata dal Consorzio Parsifal e dalla cooperativa Altri Colori.

AREA FORMAZIONE | Fon.Coop emana l’avviso 46 Rilancio

Una misura di sostegno alla formazione delle aziende in conseguenza dell’emergenza sanitaria da Covid-19.

È stato da poco pubblicato dal Fon.Coop, il fondo per la formazione continua dei lavoratori delle cooperative, l’Avviso 46 titolato come “Rilancio” con il quale vengono finanziati piani di formazione continua aziendali e pluriaziendali, a favore di imprese aderenti al Fondo e di soci lavoratori/lavoratrici e di lavoratori/lavoratrici in esse occupati con l’obiettivo di sostenere la necessità di riconversione/trasformazione/innovazione dell’attività produttiva o dei servizi svolti dalle cooperative in conseguenza all’emergenza sanitaria del Covid-19.

I piani debbono prevedere uno sviluppo organico di azioni ritenute necessarie al fine di raggiungere gli obiettivi didattici e di apprendimento previsti attraverso il ricorso ad un mix di strumenti e modalità formative. Sono infatti previste:

• le modalità formative per lezioni frontali, seminari, analisi di caso, role playing, coaching, training on the job & project work che possono essere svolte anche a distanza in modalità sincrona tramite webinar per il 100% delle ore previste dal piano: si tratta di una novità per Foncoop legata alla contingenza del momento.

• le modalità formative per coaching, training on the job & project work non possono assorbire più del 35% delle ore totali di formazione previste dal piano, esclusi i voucher se previsti;

• la modalità formativa per FAD on line asincrona non può assorbire più del 50% delle ore totali di formazione previste dal piano, esclusi i voucher se previsti.

Le azioni previste dal piano formativo debbono essere avviate entro 30 giorni dalla data di approvazione del piano e concludersi entro 12 mesi dalla data di inizio attività.

Le risorse, derivanti da quelle assegnate dall’INPS al Fondo, destinate ai piani ai sensi del presente ammontano a € 3.500.000,00. L’Avviso prevede due linee di finanziamento come di seguito specificato:

La Linea 1 dedicata a piani aziendali o pluriaziendali nei quali le imprese beneficiarie hanno sede legale in una unica regione (€ 3.000.000,00ripartite su base regionale, di cui 275.000.00€ per il Lazio);

La Linea 2 (Lo stanziamento è pari ad € 500.00,00) dedicata esclusivamente a piani pluriaziendali che coinvolgano almeno due imprese beneficiarie che abbiano sede legale in regioni diverse (almeno due).

Ogni piano non deve prevedere una richiesta di contributo superiore a € 20.000,00.

È consentito che una impresa partecipi ad un solo piano a valere sul presente Avviso.

Il termine ultimo per la validazione è fissato alle ore 13:00 del giorno 09/10/2020. Successivamente alla validazione l’utente dovrà scaricare la documentazione da sottoscrivere utilizzando esclusivamente la firma digitale (o firma elettronica avanzata) e completare la procedura di presentazione entro il 16/10/2020.

Si ricorda, inoltre, che non è consentito partecipare contemporaneamente all’Avviso 45 – Re-Start e all’Avviso 46 – Rilancio. Nel caso in cui un’impresa non ottenga il contributo previsto dall’Avviso 45 Re-Start, potrà partecipare all’Avviso 46 Rilancio.

Per le imprese cooperative che abbiano bisogno di supporto progettuale, People T&C è a disposizione. È possibile scrivere al seguente indirizzo email: peopletrainingconsulting@gmail.com

La foto è tratta dalla mostra A scena aperta, esposizione fotografica sul teatro sociale organizzata dal Consorzio Parsifal e dalla cooperativa Altri Colori.

AREA SISTEMI DI GESTIONE AZIENDALE | La nuova circolare della Guardia di Finanza in materia di 231

Con la circolare n. 216816 del 2020, le Fiamme Gialle aggiornano una delle fonti secondarie più significative in materia di 231.

La Guardia di Finanza amplia il novero delle fonti secondarie più significative nella costruzione dei modelli di organizzazione, gestione e controllo previsti dal decreto 231 del 2001.

Lo aveva fatto già nel 2012, quando con la Circolare GdF 83607/2012, aveva introdotto un’utile guida operativa per orientarsi su quale metodologia usare e quali strumenti adottare per la costruzione del «Modello» affinché questo produca gli effetti desiderati in termini di esimente per la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.

Dopo che il legislatore ha ampliato la gamma dei reati presupposto 231 prevedendo, come già descritto nella nostra precedente newsletter di luglio, una nuova serie di reati di natura fiscale e tributaria, la Guardia di Finanza emana una nuova circolare, la n. 216816/2020, specificatamente dedicata alle “Modifiche alla disciplina dei reati tributari e della responsabilità amministrativa degli enti” che amplia quella originaria del 2012.

La foto è tratta dalla mostra A scena aperta, esposizione fotografica sul teatro sociale organizzata dal Consorzio Parsifal e dalla cooperativa Altri Colori.